BIODIVERSITÀ… Una parola sempre più presente nelle nostre vite, ma sappiamo cosa significhi?
Introduzione
Che cos’è la biodiversità?
La biodiversità è la varietà di organismi viventi che popolano il nostro pianeta e include tutte le complesse interazioni che intercorrono tra di essi e l’ambiente in cui vivono. Per meglio comprenderne la struttura, possiamo suddividere la diversità biologica in tre livelli:
• Genetico
• Specifico
• Ecosistemico

Livello Genetico
La diversità genetica misura la diversità all’interno di una stessa specie in termini di differenze genetiche, ovvero nelle sequenze di DNA.
La diversità genetica è fondamentale per la sopravvivenza delle specie, in quanto permette ad esse di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Attraverso lo studio delle differenze genetiche è possibile individuare e delimitare popolazioni distinte. In biologia una popolazione è un insieme di individui appartenenti alla stessa specie che convivono in un determinato areale geografico nello stesso tempo. Conoscere la variabilità genetica di una specie permette di individuare le popolazioni più a rischio e quindi di adottare appositi programmi di conservazione per la loro salvaguardia.

Livello Specifico
La diversità specifica (o tassonomica) misura il numero di specie viventi e la loro relativa abbondanza in una determinata area geografica. L’Italia è uno dei paesi europei con più elevata biodiversità tassonomica. Si stima la presenza di circa 60.000 specie animali (di cui oltre 58.000 sono invertebrati) e 12.000 specie vegetali. Inoltre l’Italia vanta un alto tasso di endemismi (oltre 4000 specie), ovvero specie presenti unicamente nel nostro paese. Apprezzare la diversità specifica è alla portata di chiunque abbia occhio, interesse e curiosità. Per avere un’idea della diversità specifica del nostro Comune, consulta la BioZoList e allenati!

Livello Ecosistemico
La diversità ecosistemica misura la complessità e la diversità di un territorio a livello di ecosistemi. Cos’è un ecosistema? Si tratta di un sistema costituito dagli organismi viventi e dalle componenti non viventi presenti in un dato ambiente e dalle interazioni che intercorrono fra di essi. Le componenti non viventi possono essere di natura fisica, come la temperatura e la luce, o chimica, come l’acqua e il terreno. Un ecosistema è quindi costituito da una componente biotica (vivente) e da una abiotica (non vivente). Alcuni esempi di ecosistemi presenti in Italia sono la macchia mediterranea, la foresta di latifoglie, la foresta alpina, gli ambienti ipogei e gli ambienti costieri..